La psicomotricità
La psicomotricità è quell’ attività che attraverso azioni di prevenzione, educative e terapeutiche, può migliorare l’azione intenzionale del bambino, educandolo a una migliore gestione del suo piano emotivo, attraverso una più efficace azione di pianificazione del pensiero, perchè educa ogni persona a realizzare forme economiche e pianificate del movimento, permettendo un’adeguata espressione del se di ogni bambino/a. Tutto questo viene realizzato semplicemente attraverso il gioco con l’altro, che diventa azione di un comportamento manifesto. Lo psicomotricista è abituato a leggere tale comportamento, per poi agire alla ricerca di quelle qualità nascoste, che non sono messe in mostra dalla persona e delle quali invece l’individuo deve prendere coscienza, al fine di essere un “vero essere sociale”. I giochi sono circoscritti all’età del soggetto, che si ha dinanzi. Lo psicomotricista infatti gioca con e assieme al bambino/a, ragazzo/a, al fine di aiutarlo a prendere consapevolezza del suo piano di gestione emotiva, in maniera da non cortocircuitare le sue capacità cognitive per non inibire la sua azione motoria. La psicomotricità inoltre agisce come azione globale sulla persona e non settorializzata, ed è proprio per questo motivo che si adatta in forma sincronizzata e sinergica ad azioni pedagogiche, logopediche, psicoterapiche, di autonomia sociale e relazionale. La relazione con l’altro per lo psicomotricista diventa fondamentale, fa comprendere all’altro che è in grado di capirlo e di aiutarlo nelle sue conquiste. Se si forma infatti questo legame, allora si può condurre l’altro, in maniera da agire sui suoi processi di individualizzazione e fargli esprimere pienamente il suo se, altrimenti si svilupperà solo un’attività si funzionale, ma poco dedita alla costruzione, crescita e valorizzazione dell’altro. Parola chiave quindi della psicomotricità è quella di far conoscere all’altro chi è, al fine di fargli prendere coscienza sulle sue enormi potenzialità.
Oggi abbiamo espresso in maniera generale che cos’è a chi può aiutare. Nei prossimi giorni entreremo più nello specifico quali mezzi attiva al fine di abilitare la PERSONA.